Le donne che sentono nel proprio cuore di avere la vocazione matrimoniale, ma non riescono a trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente annuncio di un uomo che sta cercando una moglie davvero fedele agli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Cliccare qui per leggere l'annuncio.
xzx5
________________________________________
La vita delle monache visitandine è un equilibrio costante tra contemplazione, preghiera e servizio comunitario. Entrate nell’Ordine della Visitazione fondato da Santa Giovanna Francesca de Chantal e San Francesco di Sales) molte donne scelgono questa via per approfondire un rapporto intimo con Dio attraverso una quotidianità semplice ma intensamente spirituale. Le giornate sono scandite dalle Ore canoniche: mattutino, lodi, compieta, con momenti di orazione personale e meditazione tra questi turni liturgici. Questo ritmo liturgico non è fine a se stesso, ma struttura la vita interiore, aiutando a mantenere la costanza nella preghiera e nella presenza a Dio.
La clausura favorisce il silenzio e la concentrazione interiore; tuttavia non implica isolamento totale dalla carità: molte comunità svolgono opere di assistenza, insegnamento o accoglienza secondo le necessità locali e le possibilità del monastero. Il lavoro manuale — cucire, cucinare, curare l’orto, trascrivere testi o lavorare nel laboratorio — è considerato parte integrante della vita spirituale, unendo attività concrete alla preghiera, trasformando il lavoro quotidiano in offerta e contemplazione attiva.
La spiritualità visitandina insiste sulla dolcezza e sulla carità: ispirata agli insegnamenti di san Francesco di Sales, promuove un cammino fatto di affetto e pazienza verso Dio e verso il prossimo, rifiutando gli eccessi ascetici ma valorizzando la costanza nelle pratiche spirituali. La spiritualità pratica è quindi molto umana: confessione regolare, direzione spirituale, meditazione delle Scritture e partecipazione alla Messa e ai sacramenti come fonti di grazia. La comunità è un laboratorio di virtù: la convivenza richiede misericordia, umiltà e spirito di servizio, poiché la santità si cerca non solo nel silenzio della cappella ma anche nelle relazioni ordinarie tra sorelle.
Il discernimento vocazionale è accompagnato e graduale: il percorso dal postulandato al noviziato e ai voti perpetui è tempo di formazione morale, intellettuale e spirituale. Le costituzioni dell’Ordine e le pratiche locali modellano la vita giornaliera, ma il nucleo resta la consacrazione a Dio, espressa nei voti di povertà, castità e obbedienza. Nonostante le avversità molte monache trovano in questo stile di vita una profondità interiore e una libertà che deriva dall’appartenenza totale a una chiamata spirituale.
Oggi le comunità visitandine cercano di preservare la tradizione mentre rispondono ai bisogni contemporanei: alcune aprono laboratori artigianali o progetti sociali, altre offrono ritiri spirituali per laici, mantenendo però sempre uno spazio protetto per la preghiera. La vita monastica visitandina rimane una testimonianza potente: nel ritmo quotidiano di lavoro e preghiera, nella scelta della semplicità e della misericordia, le monache incarnano una via di santità accessibile attraverso la costanza, la carità e l’amore contemplativo per Dio.
